Verona - Come era più lecito attendersi, la grande sfida del lago di Garda tra Verona e Brescia, termina in parità. Un due a due figlio di una bellissima gara tra due compagini di grandissimo valore, ma un due a due che a conti fatti non può accontentare leonesse e scaligere. Per le venete infatti l'unico risultato che contava era la vittoria, per poter cavalcare ancora il sogno champions. Più sorridenti le lombarde che consolidano la seconda piazza, ma allo stesso tempo vedono inesorabilmente fuggire la capolista Torres. (Foto di ENNEKAPPA di Nicola Iachelli www.veronafemminile.com).

Mister Longega recupera Marta Carissimi, assente con il Pordenone, mentre Milena Bertolini può contare sul rientro di Gama e Zanoletti, anche se inizialmente solo in panchina, con Prost sacrificata a fare il terzino destro. Pronti, via e passano in vantaggio le padrone di casa: Carissimi assiste Capitan Gabbiadini che dalla destra entra in area e mette nei piedi di Girelli una palla che chiede solo di essere spinta in rete. Non fa tempo neppure ad esultare la squadra scaligera che il Brescia perviene al pareggio. Alborghetti riceve da oltre venti metri e sfodera un fendente rasoterra che carambola sul secondo palo e si infila nella rete difesa da Ohrstrom. Pochi istanti dopo Girelli di testa non trova la porta da pochi passi sulla punizione indiretta di Zorri. Penzo al 23' deve mostrare tutta la sua bravura, come succederà ancora per molte volte nel corso della gara, per neutralizzare in angolo la rasoiata di Gabbiadini. Sull'altro fronte Bonansea dà una palla d'oro a Cernoia a centro area, ma la n. 7 biancazzura spreca calciando debolmente tra le braccia di Ohrstrom. Nelle battute finali ancora Capitan Gabbiadini si presenta in area bresciana, ma calcia a lato. 

In avvio di ripresa il Furetto di Bolgare ha un'occasione ghiottissima quando tenta il cucchiaio su Penzo, ma sbagliando totalmente la lettura della distanza e per la n.1 ospite neutralizzare è uno scherzo. Poco dopo è ancora Gabbiadini a divorarsi un'altra palla goal, calciando sulla brava Penzo in uscita al 7'. Giornata sfortunatissima per la n. 8 scaligera che al 25' coglie un clamoroso palo a portiere battuto. Sulla sfera si avventa Di Criscio che gira al volo, ma Penzo risponde con un balzo felino e salva la propria porta. Poco dopo la portierona bresciana dà ancora il meglio di sé neutralizzando un rigore in movimento della stessa n. 6 scaligera. Al 33' Roberta D'Adda viene mandata anzitempo negli spogliatoi per l'atterramento di Girelli lanciata a rete. Le veronesi non riescono ad approfittare della superiorità numerica ed invece capitolano due minuti più tardi. La solita straripante Bonansea dal fondo mette in mezzo rasoterra per Sabatino, che cade in area toccata dalla Di Criscio. Per il Sig. Campagnolo di Castelfranco Veneto è calcio di rigore. Alta Tensione non si scompone e dal dischetto porta in vantaggio le ospiti. Ma al 39' le venete riacciuffano il risultato con Carolina Pini che si fionda su una palla sporca in area e supera Penzo in pallonetto. Più nulla di rilevante accade nei restanti minuti. Il pubblico applaude tutte le protagoniste, ma per le 22 in campo si allontana ogni residua speranza tricolore, con i ringraziamenti di Panico e compagne che dalla Sardegna fischiano maledettamente nelle orecchie.

Inizia il girone di ritorno.Il Como2000 vuole continuare la propria striscia positiva e continuare a "stupire", mantenendo la 5^ posizione in classifica.
Una partita quella odierna a dir poco rocambolesca che ha visto le ospiti andare in vantaggio addirittura per tre reti a zero ed un Como2000 che riesce a recuperare tutto il passivo in 10 minuti.
Una notizia positiva è il rientro di Bertoni dopo tre mesi dall'intervento al ginocchio.

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Le ragazze della Fortitudo sono di parola ed escono a testa alta dal titanico scontro friulano (5 nazionali) nonostante che mister Formisano sia stata costretta ad una mezza rivoluzione a causa di una serie di infortuni e problemi di vario genere. Praticamente quattro giovani della primavera sono state gettate nella mischia dal primo minuto e proprio da loro sono venute le note più positive della giornata; tutte concentrate, tutte determinate e tutte vogliose di mandare un esplicito messaggio: "ci siamo anche noi, vogliamo anche noi dire la nostra, vogliamo mettere in difficoltà il mister e fare la concorrenza alle cosiddette titolari".

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La  Torres di Mister Tesse ha ripreso a vincere, mentre  il Brescia secondo in classifica, con il pareggio odierno ottenuto sul campo del forte Verona, non è riuscito a mantenere intatte le distanze dalla capolista e rischia anche di perdere la seconda poltrona del podio se il Tavagnacco, nel recupero della prossima settimana, riuscirà a superare la Graphistudio Pordenone ..in attesa dello scontro diretto che le vedrà difronte sabato prossimo.
Inizio "scoppietante" del Big Match che vede subito il Verona in vantaggio al secondo minuto, grazie ad una bella triangolazione:Carissimi-Gabbiadini–Girelli finalizzata in goal da quest'ultima. La reazione delle "rondinelle" di Mister Bertolini è immediata e bastano pochi minuti per pareggiare i conti: Alborghetti riceve palla al limite e fa partire un rasoterra non forte, ma preciso, che sorprende Ohstrom.

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Partita eroica delle leonesse che sfiorano il colpaccio a Verona in inferiorità numerica.
VERONA – Le leonesse hanno un'anima infinita e nonostante tutte le avversità, tornano da Verona con un pari che fa onore a Zizioli e compagne. Bertolini ancora una volta deve gestire l'emergenza infortuni e schiera Prost come terzino destro, mentre in avanti si affida al solito tridente con Sabatino punta centrale. L'inizio è da brividi: dopo 3' Gabbiadini se ne va sulla destra e serve a Girelli l'assist perfetto. La punta bresciana non si fa pregare e porta subito avanti le sue.

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Il Primadonna recupera in extremis Binazzi e si presenta sul proprio terreno di gioco finalmente in maglia viola. Proprio come all'andata il Fiammamonza parte bene tenendo alti i livelli di gioco e costringendo  il Firenze a dedicarsi più alla fase di contenimento che a quella offensiva. Al 13' Re, anche grazie ad una incomprensione difensiva tra Benucci e Binazzi, riesce a servire in area De Luca che calcia a botta sicura ma Leoni è brava a sventare.

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