Lunedì, 01 Luglio 2024
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Serie B, le capitane delle liguri raccontano gioie, dolori e obiettivi stagionali!

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tre capitani liguri
Chiara "Boba" Merler, Lucia Belloni e Roberta Di Blasi, rispettivamente capitane di Amicizia Lagaccio, Molassana e Ligorna, uniche tre squadre liguri e genovesi in Serie B, ci raccontano come potrebbe essere il girone A della serie cadetta appena partito.
Iniziamo con una domanda molto classica: come ti sei avvicinata al calcio e a che età hai iniziato a calciare il pallone?


Merler: "Credo che la mia passione per il calcio sia nata con me e che mi sia stata trasmessa da mio padre. Appena sono riuscita a muovere i primi passi ho iniziato a dare i primi calci al pallone. Detto questo ho iniziato a giocare ufficialmente in una squadra all'età di 8 anni, nel Ligorna".
Belloni: "Ho sempre avuto la passione per il calcio ma giocavo solo con i miei amici e appena hanno fatto una squadra femminile a Camogli mi sono aggregata: è durata sì e no due settimane ma mi è bastata per convincere i miei genitori a lasciarmi giocare. Avevo 7/8 anni e ho cominciato la mia avventura calcistica con i maschietti del Camogli Calcio".
Di Blasi: "Ho iniziato quando ero proprio piccina: mi piaceva un sacco giocare con i miei amici sotto casa e a scuola ogni occasione era buona per calciare il pallone. Tutto questo grazie a mio papà, super sampdoriano che mi portava allo stadio!"

Che ragazza sei fuori dal campo?
Merler: "Fuori dal campo sono una ragazza che conduce una vita molto semplice: famiglia, amici, lavoro e ovviamente calcio! Le cose fondamentali insomma!"
Belloni: "Non cambio molto tra campo e fuori: sono sempre io! Sicuramente in campo sono più aggressiva e mi incazzo di più e più facilmente; fuori dal campo penso di essere una persona più mite".
Di Blasi: "Diciamo che fuori dal campo sono un po' come in campo: sono una persona socievole, simpatica, mi piace stare in e fare gruppo. Diciamo che sono un'eterna bambina!"


Quali sono i tuoi ricordi calcistici più belli?
Merler: "Nonostante io giochi da ormai 22 anni a calcio i momenti che ricordo con più gioia sono sicuramente la vittoria del Ravano nel '96 e allenare, tanto per iniziare, le bambine, un'esperienza che tra qualche anno spero di ripetere. Quando avevo 19 anni circa e giocavo nella Levante mi è stata data la possibilità di affiancare l'allenatore dell'under 12 femminile della squadra: ritengo quella una delle esperienze calcistiche più significative e che più mi ha trasmesso. Poi è ovvio che ho il ricordo di tante battaglie vinte sul campo e ognuna di quelle la porterò sempre con me, come la promozione in A2 con il Multedo o il magnifico anno con l'Arenzano e tante altre. Tutto ciò che è successo sul campo ha un grande valore!"

Belloni: "Ce ne sono talmente tanti che non so sceglierne uno in particolare: il calcio nel bene e nel male mi ha regalato sempre tante emozioni, dalle gioie di giocarmi la promozione al dolore di dover retrocedere, il primo gol in un campionato nazionale, le finali in under 16, la sconfitta in finale a Marassi, ogni volta sempre una grande emozione! Senza contare che grazie al calcio ho incontrato e conosciuto persone stupende che ancora oggi fanno parte di questa grande famiglia!".
Di Blasi: "Bè, ricordo ancora con piacere il Ravano: siamo arrivate seconde ma a quei tempi anche se ero già super competitiva andava già bene così, c'erano i giocatori della Samp e io ero emozionantissima! Poi ricordo con piacere gli anni al Molassana e la vittoria del campionato e della Coppa Liguria con il Ceriale Cisano! E poi nulla, con il Ligorna ricordo con piacere tutto... anche la retrocessione di due anni fa: è stato comunque un bell'anno e ci è servito a crescere. La stagione scorsa, bè... è stato tutto bellissimo perché si è creato un bel gruppo, abbiamo vinto il campionato, perso in finale la Coppa Liguria ma comunque il morale non è mai sceso! Poi, permettimelo, abbiamo il settore giovanile più forte della Liguria e anche loro ci hanno dato una marea di soddisfazioni, vincendo il campionato e lo Scudetto!".

Da quanto tempo indossi la fascia? Che sensazioni provi?
Merler: "La fascia la indosso da quando sono a Lagaccio, se non sbaglio. Per me personalmente ha un grande significato. Premetto che non credo sia una fascia a fare un capitano: io ho avuto l'onore di giocare con calciatrici, una su tutte può essere Alessandra Paggini, che hanno sempre dimostrato ciò che ho detto e che sono state d'esempio per me e per le mie compagne anche senza quella fascia al braccio. Detto questo, indossare quella fascia, per me, è responsabilità e orgoglio. Una volta scrissi un messaggio alle mie compagne in cui chiedevo loro se sapevano quale fossero il primo pensiero di un capitano e la sue responsabilità. Gli risposi che erano loro. Sapere la mia squadra unita e umile, che si aiuta e che reagisce alle difficoltà dentro e fuori dal campo, la mia squadra che non si ferma quando il risultato non arriva, la mia squadra serena e contenta di stare su quel campo a fare quello che fa. Questo è in parte quello che significa quella fascia. Un capitano lo fa la persona, certo, ma un capitano è tutta la squadra insieme!".
Belloni: "A Molassana nello specifico ho raccolto l'eredità lasciata da Carola Librandi: è una grande responsabilità e bisogna essere il collante per tutto lo spogliatoio, ma è anche motivo di orgoglio".
Di Blasi: "La fascia la ho da quest'anno, ereditata dalla mia compagna e amica Erika Meinero: manchi Erika, torna! Alla fine è solo una fascia, non è chissà cosa: mi piace pensare però che il capitano sia colui che si carica la squadra sulle spalle nei momenti bui, quello che incita le sue compagne fino all'ultimo e le protegge. Io ho quest'idea del capitano, e allora sì che mi sento il capitano!".

Purtroppo tutte e tre le compagini sono state eliminate al primo turno di Coppa Italia: qual è l'obiettivo della tua squadra in campionato?
Merler: "Sì, è un peccato che tutte e tre le formazioni liguri siano state eliminate dalla Coppa Italia: vorrà dire che tutte avremo più tempo ed energie per concentrarci sul campionato. Come dice sempre il nostro mister Tony Napoli, noi non ci poniamo obiettivi a lungo termine: l'unico nostro obiettivo è quello di riporre tutto il nostro impegno durante la settimana al fine di arrivare ogni singola domenica pronte a dare tutto e nel miglior modo possibile. Uscire a testa alta e con la consapevolezza di aver dato il meglio e avere la maglietta da strizzare ogni singolo allenamento e ogni singola domenica... Questo è il nostro obiettivo!".
Belloni: "Fare il massimo, migliorare e gettare le basi per il futuro: ci sono tante giovani interessanti che possono e devono crescere! Vogliamo divertirci e fare un bel campionato: gli obiettivi saranno una conseguenza!".
Di Blasi: "Bè, se voglio fare un po' la splendida secondo me al quarto/quinto posto possiamo arrivarci: sempre perché credo nelle mie compagne! La risposta più scontata è che puntiamo a salvarci".

Qual è o quali sono, secondo te, le squadre che ambiranno a vincere il girone e a ottenere la promozione diretta in Serie A?
Merler: "Senza nasconderci dietro a un dito tutti quanti sappiamo che una delle favorite è sicuramente l'Empoli. Detto questo, visti anche i risultati della prima giornata, sono sicura che diverse formazioni daranno del filo da torcere a chi cercherà di ambire al titolo. Non sarà un campionato semplice per nessuno!".
Belloni: "Sicuramente l'Empoli è la squadra da battere: negli ultimi anni ha sempre rischiato il colpo grosso. Quest'anno poi si sono rafforzate anche Alessandria e Novese e nel complesso si prospetta un bel campionato spero molto combattuto!".
Di Blasi: "Bè, mi reputo un po' ignorante perché non conosco le altre squadre ma secondo me l'Empoli e l'Oristano su tutte, Empoli primo!".

Sei del partito che i derby siano partite come le altre o giocare contro un'altra genovese è sempre diverso nonostante i punti in palio siano gli stessi delle altre partite?
Merler: "È ovvio che un derby sia sempre un derby e l'aria che si respira durante la settimana che precede questa particolare partita sia differente dalle altre. Detto questo, l'esperienza mi insegna che bisognerebbe considerarla più come una partita come le altre rispetto alla partita da vincere per forza perché è il derby. Nervi calmi, concentrazione ed una SANA voglia di vincere credo siano le armi giuste. Poi bè... non nascondo che piace a tutti portarsi a casa i 3 punti nel derby!".
Belloni: "I punti in palio sono sempre gli stessi, certo è che se vinci hai molte meno rotture di scatole da gestire e subire dopo... Quindi sicuramente ci sono in palio punti extra per il morale, che è fondamentale nel nostro sport! Quest'anno ci aspettando due bei derby: Ligorna e Lagaccio sono buone compagini e ci sarà da soffrire!".
Di Blasi: "Diciamo che da buona sampdoriana per me i derby sono i derby... quando poi hai anche la possibilità di giocarli, bè, per me hanno quel qualcosa in più. Poi vabbè, noi siamo neopromosse mentre sia Lagaccio che Molassana sono già un po' in questa serie quindi dobbiamo mantenere i piedi per terra... Di certo noi ce la metteremo tutta per vincere!".

Intervista di Federico Scarso.

Nelle foto, da sinistra verso destra, i tre capitani durante un'azione di gioco: Chiara "Boba" Merler (Amicizia Lagaccio), Lucia Belloni (Molassana) e Roberta Di Blasi (Ligorna).
Le foto a Merler e Belloni sono state scattate da Fabio Fazzari e Mara Ramella.
La foto a Di Blasi è stata scattata da Alessandro Rosa.

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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