"Il Torino Calcio Femminile non farà viaggiare in traghetto, per 3 giorni, le proprie ragazze per disputare una partita a Caprera negando alla studentesse il diritto allo studio ed esponendo tutti gli altri al rischio di compromettere il proprio lavoro."
Come ogni anno, ritorna in superficie il problema dei contributi per le trasferte disagiate. A sollevare l'attenzione ci pensa il Torino calcio femminile del presidente Roberto Salerno che annuncia, con un comunicato stampa ufficiale, la mancata possibilità di sopportare la trasferta di Caprera per l'ingente somma da sostenere e per evitare un viaggio in condizioni estreme alle proprie tesserate.

Ci riferiscono che prima dei sorteggi alcune società avrebbero chiesto al Dipartimento la garanzia di non essere inserite nel girone della Sardegna altrimenti avrebbero preferito iscriversi per le difficoltà a sostenere i costi delle trasferte. E' bene evidenziare che il problema non è la Sardegna e le squadre Sarde, ben volute da tutti, ma i costi esosi da sostenere (4.500/5.000€) fanno rinunciare anche all'occasione per visitare una delle regione più belle d'Italia con l'ottima accoglienza riservata agli ospiti, il buon cibo a disposizione e il clima sempre mite e soleggiato.

Ma veniamo alla lettera del Torino CF: "Pur chiedendo un contributo ad inizio campionato - si legge nel comunicato del Torino - con lettera a firma di tutti i Presidenti, nessuna assunzione di responsabilità è stata presa dai vertici della LND, nonostante gli ingenti mezzi a sua disposizione e i tanti impegni di voler sviluppare e sostenere il calcio femminile che sentiamo in occasione di Mondiali o di Olimpiadi.
Di conseguenza, le prime società, non in grado di sopportare la trasferta in giornata e in aereo, hanno fatto viaggiare le proprie Tesserate in nave e in condizioni estreme: un’intera notte su una poltrona, senza un letto per dormire sia all’andata che al ritorno. 

Andrebbero ricordate, poi, alcune trasferte della passata stagione, effettuate da altre società, quasi a carico delle giocatrici che hanno, persino, dormito nella propria auto.
Con un disagio così, non si garantiscono nemmeno le condizioni psico-fisiche idonee ad affrontare una gara agonistica il giorno dopo, con pacifica indifferenza di tutti gli addetti "ai lavori"  Aggiungasi, poi, che l’utilizzo della nave comporta un impegno di 3 giorni, con partenza di sabato e ritorno di lunedì inoltrato con conseguente perdita, inammissibile, della frequenza scolastica per le studentesse e, per gli altri, addirittura, della giornata di lavoro.

Il Torino non farà' viaggiare così' le proprie ragazze ma non potrà nemmeno sostenere un disagio economico-logistico di un viaggio in aereo e in giornata (come dovrebbe essere) frutto della programmazione e dell’indifferenza dei vertici della Lega che non hanno risposto nemmeno all’ultimo appello in tal senso inviato dal Torino, il giorno 7 novembre scorso, al Responsabile Nazionale Calcio Femminile sig. Sergio Morgana.
Il Torino, pertanto, annuncia l’impossibilità di effettuare la trasferta a Caprera del 20.11.2016 e denuncerà il fatto con apposita lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro pari opportunità, alla Presidente Camera Boldrini e ai Presidenti CONI e FIGC."

Un problema vecchio che si rinnova ogni anno dovuto alla mancanza di investimenti da parte delle istituzioni sportive verso il nostro movimento con tutte le conseguenze che ne derivano, compreso questi disagi.

Alla lettera del Torino ha prontamente risposto il presidente Sandro Morgana che ha spiegato molto bene i suoi punti di vista ma che non hanno risolto il problema ne convinto le società interessate. Un problema che si ripresenta puntualmente ogni anno insieme alle solite promesse per un contributo che non arriva mai.